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Dismenorrea

Dismenorrea (letteralmente “flusso doloroso”) è il termine usato per definire la sintomatologia dolorosa che affligge il 40-70% delle donne durante il ciclo mestruale. I dolori possono essere tali da interferire con le attività quotidiane. Si manifesta con dolore di tipo crampiforme al basso ventre, talvolta in associazione a nausea, vomito, diarrea, stanchezza, mal di testa e mal di schiena.

Il dolore è provocato da contrazioni uterine causate dalle prostaglandine, sostanze che innescano una serie di reazioni necessarie ad espellere il flusso mestruale. Maggiore è la produzione di prostaglandine maggiori saranno I dolori.

A volte le contrazioni uterine hanno una tale intensità da restringere i vasi sanguigni che irrorano l’utero privandolo di ossigeno, in questi casi il dolore è simile a quello dell’angina pectoris (tanto per avere un termine di paragone…).

struttura generale – prostaglandine

Colpisce solitamente le donne in età adolescenziale ma può riguardare anche donne in età compresa fra I 30 e I 45 anni.

In base alla sintomatologia possiamo parlare dismenorrea primaria e secondaria.

La dismenorrea primaria non è associata a patologie dell’apparato ginecologico. Solitamente il dolore si manifesta sin dal primo ciclo o entro sei mesi dalla prima mestruazione, è di tipo crampiforme, insorge entro 24h dall’inizio del flusso e può protrarsi fino al terzo giorno. Si presenta in modo ricorrente, e l’incidenza maggiore è nelle donne in età adolescenziale. Spesso è associato a sintomi gatrointestinali, stanchezza e irritabilità. Spesso i sintomi si riducono dopo i 20 anni e talvolta possono sparire con la prima gravidanza.

Fortunatamente esistono alcuni rimedi per alleviare i sintomi tipici della dismenorrea, ecco qualche consiglio:

  • Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei), tra questi l’ibuprofene è quello che da migliori risultati. Se si ha un ciclo regolare sarebbe utile assumere il farmaco il giorno prima dell’arrivo del flusso e continuare l’assunzione del farmaco per 2 o 3 giorni.
  • Integrare magnesio una settimana prima e durante il flusso. Il magnesio agisce favorendo il rilassamento della muscolatura uterina e riducendo gli spasmi, inoltre è utile per alleviare sintomi quali stanchezza e irritabilità.
  • Integratori a base di curcuma ad elevata biodisponibilità assunti nella fase acuta hanno azione paragonabile agli antinfiammatori, va detto che la sintomatologia viene ridotta in tempi più lunghi rispetto al farmaco.
  • Applicazioni topiche di calore per circa 12h consecutive hanno un’efficacia antidolorifica paragonabile all’assunzione di 400mg di ibuprofene.
  • Praticare attività fisica regolare, ma attenzione agli sforzi intensi.
  • Non fumare (le fumatrici hanno un rischio maggiore del 50% rispetto alle non fumatrici di sviluppare la sintomatologia)
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata a basso contenuto di grassi.
  • Evitare lo stress.
  • assumere camomilla e tisane rilassanti, utili soprattutto quando il calo degli ormoni estrogeni è accompagnato da irritabilità, nervosismo, agitazione e disturbi del sonno.

La dismenorrea secondaria è associata a patologie dell’apparato ginecologico (endometriosi, infezioni pelviche di varia natura, utilizzo di dispositivi intrauterini, fibromi…). La sua incidenza è maggiore nelle donne in età adulta (30-45 anni). In questo caso è bene rivolgersi al medico e seguire una terapia specifica, anche perchè i farmaci da banco solitamente usati per i dolori mestruali non risolvono il problema e non danno sollievo dal dolore.

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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